Le mie ispirazioni hanno sempre origine dal “dettaglio” che faccio emergere in una sorta di passeggiata insieme all’immaginazione. Presupposti fondamentali sono “ GLI OCCHI CHE OSSERVANO” dotati di trasformare ciò che viene visto e percepito in una forma, un’esperienza, una intuizione dell’attimo: ne deriva una selezione di materiali, superfici e colori con precise profondità e ampiezze dove tutti insieme ricevono una nuova dimensione: l’opera finale IL TESSUTO.

La mia passione per l’arte è stata la forza trainante per qualsiasi forma innovativa di espressione. Ricercatrice per passione sin dall’infanzia ho capito che riuscivo a esprimermi su carta, raccoglievo in tante scatole, barattoli, quaderni, materiali di qualsiasi genere dividendoli se provenivano dal mare, dalla terra, dal cibo, dalle piante, da oggetti, e sempre di più erano motivi di partenza per disegnare quello che immaginavo. Mi piaceva anche annusarli e vedere tutte le loro sequenze di sfumature.

E proprio il TATTO è il vero compagno di gioco. Ogni componente del tessuto nasce come una ricomposizione di frammenti recuperati e rielaborati nella propria memoria. Una specie di Gramatica delle superfici.